Fidel Alejandro Castro Ruz ha finalmente rassegnato le dimissioni da ogni carica statale ed ha passato i poteri al fratello Raul. Così dopo la Corea del Nord, Cuba è la seconda nazione nella storia caratterizzata dal comunismo dinastico. Marx ha la responsabilità etica e morale di aver contribuito a generare i più grandi mostri della Storia, ma un tale scempio non riuscì ad immaginarlo neppure lui.
Castro è da molti considerato un mito, più che altro dagli antiamericani, ma credo che i fatti siano chiari. Nessuno può certo rimpiangere le nefandezze di Fulgencio Batista, tuttavia Casto ha portato Cuba su una traiettoria di evoluzione politica che è esattamente contraria a quella del resto del Centro e Sud America. Quell'area del mondo è contraddistinta da molteplici tentativi di instaurare degimi democratici, spesso falliti, anche a causa dell'albagia degli Stati Uniti che non ebbero il coraggio e la capacità di battere gli estremisti di sinistra con politiche a favore della democrazia, ma appoggiarono quasi sempre regimi totalitari militari e reazionari. Nonostante ciò, dopo la caduta di Pinochet e la guerra delle Falklands, in tutto l'emisfero si sono instaurati regimi democratici, deboli, imperfetti, ma senz'altro migliori di quelli del passato; Cuba, al contrario, avanza a grandi passi verso il passato.
Si scrive da più parti che Castro si alleò con l'Unione Sovietica a causa del trattamento a lui riservato dagli Stati Uniti, si ricorda anche come Ike Eisenhower si rifiutò di incontrarlo personalmente e delegò l'allora Vicepresidente Richard Nixon. Si tratta di una falsità: quando Castro venne processato una prima volta dagli sgherri di Batista per attività sovversiva, egli si difese autonomamente con un'arringa che divenne famosa per la frase "la storia mi assolverà". Quell'arringa conteneva già tutti gli elementi del programma del futuro regime: espropri dei latifondi, espropri delle proprietà private, nazionalizzazione di tutte le industrie ed attività importanti, gestione dellìeconomia attraverso cooperative controllate dallo Stato: non è forse un programma marxista?
A Cuba, dal 1959 al 1970 si calcola che siano state eseguite oltre 5000 condanne a morte, in massima parte per crimini politici, fino al 1992 a Cuba era proibito professare qualsiasi religione, anche in privato, le elezioni sono una barzelletta, a controllare e decidere tutto è il Partito, ma soprattutto la famiglia Castro.
Per la sinistra Castro è un eroe che ha migliorato le condizioni di vita nel proprio paese, bassa mortalità infantile, alfabetizzazione, casa gratis per tutti, avanzate cure oftalmiche ed altre amenità. La cosa che non si dice mai è che Castro ha realizzato le sue opere grazie alle elargizioni a fondo perduto dell'URSS e che, soprattutto, se Cuba fosse una tale paradiso Castro non avrebbe dovuto perseguire penalmente chi ha il desiderio di andarsene. Infatti a Cuba è impossibile per le persone comuni espatriare e vengono perseguiti anche colori i quali aiutano i fuggitivi. Si stima che tra il 1959 ed il 1994, circa 63.000 (!!!) balseros siano fuggiti verso l'odiata Florida e circa altri 16.000 siano periti nel tentativo a bordo di zattere di fortuna: certo un vero paradiso, se le persone rischiano la vita per andarsene!
Fidel Castro dovrebbe essere processato per crimini contro l'umanità e gli unici che abbiano il coraggio di ammettere questa verità sono, ancora una volta, gli Stati Uniti.
Ciao Fidel, riposati ed abbi cura di te, goditi il plauso dei tuoi scherani, ma non illuderti: la Storia ti ha già condannato.