martedì 26 febbraio 2008

Fidel, Speranza e Carità


Fidel Alejandro Castro Ruz ha finalmente rassegnato le dimissioni da ogni carica statale ed ha passato i poteri al fratello Raul. Così dopo la Corea del Nord, Cuba è la seconda nazione nella storia caratterizzata dal comunismo dinastico. Marx ha la responsabilità etica e morale di aver contribuito a generare i più grandi mostri della Storia, ma un tale scempio non riuscì ad immaginarlo neppure lui.

Castro è da molti considerato un mito, più che altro dagli antiamericani, ma credo che i fatti siano chiari. Nessuno può certo rimpiangere le nefandezze di Fulgencio Batista, tuttavia Casto ha portato Cuba su una traiettoria di evoluzione politica che è esattamente contraria a quella del resto del Centro e Sud America. Quell'area del mondo è contraddistinta da molteplici tentativi di instaurare degimi democratici, spesso falliti, anche a causa dell'albagia degli Stati Uniti che non ebbero il coraggio e la capacità di battere gli estremisti di sinistra con politiche a favore della democrazia, ma appoggiarono quasi sempre regimi totalitari militari e reazionari. Nonostante ciò, dopo la caduta di Pinochet e la guerra delle Falklands, in tutto l'emisfero si sono instaurati regimi democratici, deboli, imperfetti, ma senz'altro migliori di quelli del passato; Cuba, al contrario, avanza a grandi passi verso il passato.

Si scrive da più parti che Castro si alleò con l'Unione Sovietica a causa del trattamento a lui riservato dagli Stati Uniti, si ricorda anche come Ike Eisenhower si rifiutò di incontrarlo personalmente e delegò l'allora Vicepresidente Richard Nixon. Si tratta di una falsità: quando Castro venne processato una prima volta dagli sgherri di Batista per attività sovversiva, egli si difese autonomamente con un'arringa che divenne famosa per la frase "la storia mi assolverà". Quell'arringa conteneva già tutti gli elementi del programma del futuro regime: espropri dei latifondi, espropri delle proprietà private, nazionalizzazione di tutte le industrie ed attività importanti, gestione dellìeconomia attraverso cooperative controllate dallo Stato: non è forse un programma marxista?

A Cuba, dal 1959 al 1970 si calcola che siano state eseguite oltre 5000 condanne a morte, in massima parte per crimini politici, fino al 1992 a Cuba era proibito professare qualsiasi religione, anche in privato, le elezioni sono una barzelletta, a controllare e decidere tutto è il Partito, ma soprattutto la famiglia Castro.

Per la sinistra Castro è un eroe che ha migliorato le condizioni di vita nel proprio paese, bassa mortalità infantile, alfabetizzazione, casa gratis per tutti, avanzate cure oftalmiche ed altre amenità. La cosa che non si dice mai è che Castro ha realizzato le sue opere grazie alle elargizioni a fondo perduto dell'URSS e che, soprattutto, se Cuba fosse una tale paradiso Castro non avrebbe dovuto perseguire penalmente chi ha il desiderio di andarsene. Infatti a Cuba è impossibile per le persone comuni espatriare e vengono perseguiti anche colori i quali aiutano i fuggitivi. Si stima che tra il 1959 ed il 1994, circa 63.000 (!!!) balseros siano fuggiti verso l'odiata Florida e circa altri 16.000 siano periti nel tentativo a bordo di zattere di fortuna: certo un vero paradiso, se le persone rischiano la vita per andarsene!

Fidel Castro dovrebbe essere processato per crimini contro l'umanità e gli unici che abbiano il coraggio di ammettere questa verità sono, ancora una volta, gli Stati Uniti.

Ciao Fidel, riposati ed abbi cura di te, goditi il plauso dei tuoi scherani, ma non illuderti: la Storia ti ha già condannato.

lunedì 25 febbraio 2008

Grazie Giuliano


Grazie Giuliano Ferrara, grazie a prescindere dalla posizione che sostieni. Che Nazione è quella in cui ci si preoccupa dei cani abbandonati ad agosto, dello sterminio delle foche, degli animali da pelliccia, dei fagiani, e non ci si preoccupa dell'aborto? Negli Stati Uniti ci sono centinaia di movimenti che si occupano di ogni cosa, ma da sempre esiste un acceso dibattito sulla legge "Roe contro Wade", che norma le interruzioni di gravidanza.

Premesso che la "194" è una legge indispensabile per evitare i drammi ancora possibili degli aborti clandestini, le eccezioni sollevate da Ferrara hanno il pregio di spostare l'attenzione dai fagiani agli esseri umani e di essere un'ottimo spunto per confrontarci su che tipo di società e di Nazione vogliamo essere.

Le reazioni di quasi tutto il mondo politico e dei media, all'iniziativa di Ferrara, sono state roventi. Sono perfino tornate in piazza, dopo trenta anni, le femministe. Premesso che non si sentiva la loro mancanza, mi chiedo come mai non siano scese in piazza per la condizione della donna in Afghanistan al tempo dei Talebani e per la condizione attuale della donna in India e in Cina. Si parla di difendere un diritto della donna, come se per la donna fosse una cosa normale abortire. Ribadendo che la legge deve rimanere, non trovate squallida e nichilista - mi rivolgo proprio a voi donne - codesta visione della vita? Non trovate che un approccio così radicale favorisca solo i comportamenti irresponsabili di tanti uomini? Non vi rendete conto che fare sesso in modo irresponsabile è da sempre prerogativa dell'uomo a cui viene offerta un'ulteriore via d'uscita dalle proprie responsabilità? Non vi rendete conto di essere ancora vittime di una violenza?

Ronald Reagan, a proposito delle diverse posizioni abortiste, diceva che loro sostenitori avevano tutti una cosa in comune: essere stati in passato bambine e bambini nati. La battuta è mano banale di quanto sembri. Non si può parlare dell'aborto se prima non si dichiara l'assoluta importanza della vita umana. Anziché combattere Ferrara, si dovrebbe propugnare indefessamente la maternità e paternità responsabili. La percezione è invece quella che a molte ed a molti le cose vadano bene così e che l'aborto debba e possa fare normalmente parte della vita.

C'è un altro aspetto inquietante della nostra società, di cui gli abortisti non sono causa, ma che essi di fatto sostengono: il diffuso senso di onnipotenza e irresponsabilità che permea la gran parte della nostra cosiddetta cultura. La grandi scoperte scientifiche hanno migliorato di molto la nostra vita, ma si è sviluppata una mentalità in ragione della quale a tutto ci sia un rimedio chimico o meccanico, ci si aspetta sempre che ogni problema di salute possa essere risolto dalla medicina o dalla chirurgia, a prescindere addirittura dalla natura mortale dell'uomo. Allo stesso modo, si pretendono cure e rimedi per l'AIDS o per le gravidanze indesiderate, prescindendo dai propri comportamenti sociali.

E' su questo che dovremmo riflettere: ci rendiamo ancora conto del fatto che siamo esseri mortali? Accettiamo o meno il fatto di dover rispondere delle nostre azioni?

Uolter Strikes Again


Uolter è sceso finalmente in campo, ci ha deliziato con un discorso pregevole per l'assenza di aggressività e di sciocchi riferimenti a Gandhi, Luther King, Kennedy. E' stata notevole anche la mancanza di contenuti, ma ora argomento punto per punto i dodici punti del programma pubblicato dal Corriere della Sera. Com'è noto il Corriere si schierò apertamente in favore del centrosinistra alle ultime politiche, pertanto dovrebbe essere una fonte non sospetta.

1) Investimenti in infrastrutture: perfetto, è concettualmente lo stesso punto proposto da anni dal centrodestra, la sinistra a cambiato idea? Perché non ammette di essersi sbagliata in passato? L'unico riferimento al passato è l'assenza di investimenti nel nucleare, segno che l'ideologia conta sempre;
2) Investimenti per il mezzogiorno: anche qui ricalca quelli che sono gli intendimenti della destra da anni;
3) Controllo della spesa pubblica: Uolter dice "spendere meglio per spendere meno", non è neppure demagogia, è proprio una stupidaggine;
4 ) Riduzione delle tasse: complimenti!!! Allora aveva ragione Berlusconi! Certo che è impossibile fidarsi, nel momento in cui Prodi è presidente del PD ed è stato il protagonista di un "massacro fiscale" mai visto prima in Italia, e Padoa Schioppa disse "le tasse sono meravigliose";
5) Valorizzare le donne nel mercato del lavoro:non si capisce che significhi, a parte il fatto di essere il solito tentativo per ingraziarsi l'elettorato femminile a prescindere dalla proposta politica; che vuole fare Uolter? Proporrà forse "quote rosa" nelle aziende e nei relativi CdA?
6) Dote fiscale e 2.500 per ogni primogenito: questa non ricorda Berlusconi, bensì Benito Mussolini. Come sempre non si parla di defiscalizzare, besì di erogare risorse che pagheranno tutti i cittadini. E' l'ennesima dimostrazione che a guidare sono le ideologie, ammetterlo farebbe - almeno - chiarezza;
7) Realizzazzone di 700 mila case da darsi in affitto a 3/500 euro al mese: benissimo, tra poco lo Stato ricomincerà a fare pomodori! E' un delirio dirigista e comunista, il problema case va affrontato certo non prevedendo investimenti a perdere. Come fece Margaret Thatcher, bisogna rendere accessibili i mutui, dobbiamo trasformare l'Italia in un Paese di proprietari;
8) 100 nuovi campus universitari: siamo alla pura follia, facciamo funzionare le università esistenti (che non compaiono mai in testa alle classifiche delle migliori nel mondo), crearne altre significa solo voler ampliare il bacino di voti della sinistra con altri professori inutili;
9) Stipendio minimo �1.000 al mese: qui siamo in pieno spirito sovietico, il Governo pretende di stabilire le retribuzioni a prescindere sia dalla produttività, sia dall'impatto di tale provvedimento sui prodotti, sia dai sindacati!
10) Sicurezza: sempre cose dette da anni dal centrodestra; cosà dirà Prodi, presidente del PD che fu il protagonista di quel disastro che fu l'indulto?
11) Fuori gli inquisiti dal Parlamento: Uolter è sulle stesse posizioni di Grillo, Rifondazione Comunista e dell'alleato Di Pietro, non sono necessari altri commenti;
12) Innovazione: Uolter si preoccupa solo delle TV, dice che riproporrà la Gentiloni, ma Di Pietro ha già detto di voler lasciare una sola rete a Mediaset. Si ritorna ai tempi del referendum del 1995: il PD finge di tenere posizioni moderate e manda avanti i propri servi sciocchi quali truppe d'assalto.

Riassumendo abbiamo quattro punti presi dal centro destra che contraddicono la politica fatta dall'Ulivo, un po' di demagogia e quattro punti che starebbero bene anche alla sinistra comunista: è questo il "nuovo" del Partito Democratico?

mercoledì 20 febbraio 2008

La provincia dell'Impero

Negli Stati Uniti si stanno tenendo le Primarie da alcuni mesi e sono elezioni vere: normate la regole dei diversi Stati, non le bazzecole inventate dalla sinistra italiana. Tra i Repubblicani è in grande vantaggio il Senatore John Mc Cain III che, mentre i tanto osannati giovani debosciati si alcoolizzavano, fumavano spinelli e cantavano peace and love, rimase prigioniero per oltre cinque anni dei comunisti nordvetnamiti. Quello di fare il proprio dovere è un "vizio" di tutta la famiglia Mc Cain: John I comandava una divisione navale agli ordini di Spruance nel Pacifico, mentre John II fece la guerra su un sottomarino agli ordini di Charlie Lockwood. John III è bushista in politica estera e liberal sulle questioni interne, non ha mai fatto parte dell'apparato di potere repubblicano. A sinistra le cose sono ancora indecise, ma Barak Obama ha già stravinto la sua sfida personale: a prescindere dalle sue idee e dal sul programma politico, che non condivido, quella di Obama è una meravigliosa favola che si sarebbe potuta concretare solo negli States. Barak ha messo in un angolo niente meno che l'intero apparato democratico e la famiglia Clinton. Se la sfida per la Casa Bianca dovesse essere Mc Cain - Obama, sarebbe comunque la vittoria dei singoli contro gli apparati: in Italia una cosa del genere non potrà mai accadere.

In Italia, come sempre - ci dobbiamo accontentare. Siamo riusciti - finalmente - a mandare a casa un governo di farabutti che si è distinto per molte nefandezze:
- la creazione della Fabbrica del Programma che ha prodotto un mostro incomprensibile di oltre duecento pagine (ma molti posti di lavoro per i loro accoliti);
- dopo aver vinto alla Camera per 24000 voti e perso al Senato, hanno occupato le tre principali Cariche dello Stato con figure certo non ecumeniche: un comunista, un sindacalista ed un comunista sindacalista;
- hanno retto per 22 mesi grazie al voto dei Senatori a vita: tecnicamente legittimo, politicamente antidemocratico;
- hanno legiferato un numero di provvedimenti ridicolmente basso;
- hanno aumentato le tasse per tutti a partire da �40k annuali;
- hanno bloccato tutte le opere infrastrutturali;
- hanno scientemente confuso la cultura laica con l'ateismo;
- hanno propugnato strumentalmente i diritti degli omosessuali, per distruggere la famiglia;

In definitiva l'ex democristiano Prodi, pur di rimanere al governo ha concesso tutto alla sinistra comunista, con il risultato di propugnare il relativismo etico, l'intolleranza religiosa (da parte degli atei intolleranti) e azioni paradossali come impedire al Papa di parlare in un'università a causa di una sessantina di cosiddetti professori.
Ora a sinistra scende in campo Veltroni, rappresentante del "vecchio" quanto Napolitano, ma subito osannato da chiunque abbia in odio Berlusconi. Sì proprio odio, credo che ormai sia acclarato il fatto che la sinistra è tollerante con sé stessa e con i "servi sciocchi" di turno.

Dai tempi di Elisabetta I la cultura anglosassone domina il mondo ed - ormai - l'Europa continentale rappresenta la provincia dell'Impero e l'Italia la provincia della provincia. Dal momento che non vogliamo guardare agli Stati Uniti quale guida, dovremmo avere almeno l'umiltà di farci guidare dallo spirito e dai valori dell'ex Europa orientale che, dopo aver sofferto oltre cinquanta anni sotto il giogo sovietico - ha rialzato fieramente la testa e guarda al futuro facendo leva sui valori giudaico cristiani, sulla democrazia e sull'etica capitalista.

Video campagna elettorale Reagan