venerdì 4 gennaio 2008

Alitalia, la Campania e l'orgoglio nazionale


Talvolta mi chiedo se non ci meritiamo veramente il debito pubblico, se non siamo consapevoli del fatto che pretendiamo di considerarci europei, mentre ci avviciniamo sempre più a standard del quarto mondo. Per non smentire la pessima fama di cui giustamente godiamo come italiani, pensiamo solo agli aspetti superficiali e meramente formali. Durante un mandato Craxi, il Governo italiano annunciò di aver superato la Gran Bretagna nella classifica dei paesi più industrializzati: era solo il frutto del cambiamento di alcuni coefficienti, deciso unilateralmente. Margaret Thatcher fece subito notare come fosse costume degli italiani non rispettare le regole.


In questi giorni si dibatte animatamente sul fatto che la Spagna ci abbia o meno superato, mentre stanno accadendo alcune cose molto più indicative. Da quattordici anni (sic!!) l'attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti in Campania è stata commissariata e la regione annega sotto tonnellate di spazzatura. Da più parti si accusa del fatto la camorra, alludendo ai lauti guadagni che questa realizzerebbe grazie ai disservizi. Sia chiaro che non contesto l'affermazione in sé, ma qualcuno dovrebbe fare la cortesia di motivarla. Mi risulta che sia il Prefetto locale il responsabile di tutte le attività e quindi anche dei contratti stipulati per raccolta e smaltimanto: non possiamo più fidarci neppure dei Prefetti? Mi risulta che anche in altre regioni italiane esistano ed operino potenti organizzazioni criminali, come mai solo in Campania non riescono a gestire la spazzatura? Ora che la Germania si è offerta di smaltire tutti i rifiuti campani, alcune stime sostengono che comunque ci costerebbe meno che smaltirli in Italia!!




Negli utlimi anni ho visitato alcune realtà: Nairobi (sì, la città africana!!) è un giardino a confronto di Napoli, a Calcutta (sì, proprio la città indiana di tredici milioni di anime, dove Madre Teresa iniziò a raccogliere i moribondi per strada!!) la spazzatura è raccolta a mano dagli intoccabili e la città è molto pulita, pure SoWeTo (sì, proprio la famosa South West Township sudafricana!!) non ha il problema dei rifiuti. Mentre nessuno agisce, tutti fanno riferimento a responsabilità più ampie, tutti chiedono aiuti ed alcuni si sentono in diritto di proferire grandiose stupidaggini, come ridurre la quantità di rifiuti alla fonte e spingere ed investire (ovvero chiederci altri soldi) nella raccolta differenziata!!

Un altro tema significativo è la cessione di Alitalia e le conseguenze per l'aeroporto di Malpensa. La situazione è il frutto dei molteplici aspetti del perverso capitalismo di stato italiano. In primis la golden share (abolita in nazioni veramente liberiste come la Gran Bretagna), che consente allo Stato di controllare società solo nominalmente private; secondo - non per importanza - il fatto stesso che uno Stato debba o meno avere una compagnia di bandiera: a che serve? Lo Stato dovrebbe semplicemente garantire i collegamenti aerei con quelle località del territorio nazionale che non hanno un traffico sufficiente per garantire remunerazione ad una compagnia privata, ma per fare questo non è certo necessario una compagnia nazionale. Altro problema indecifrabile è l' HUB di Mapensa, senza cadere negli eccessi "antiromani" di alcuni politici, se è vero che in Lombardia di produce il 20 percento del PIL nazionale, sarebbe semplice buon senso fare dello scalo lombardo l'HUB nazionale. Ora però vengono comunicati dati secondo i quali Alitalia perde a Malpensa 200 milioni di euro all'anno (sic!!) principalmente a causa del costo dei voli di collegamento interno (ovvero il valore aggiunto di qualsiasi HUB, rispetto agli altri aeroporti). La notizia è apparsa un paio di giorni sui quotidiani, nessuno l'ha confermata o smentita ed i cittadini continuano a leggere in merito all'ipotetico sorpasso spagnolo, in merito al calciomercato invernale, alle vacanze romantiche di Sarkozy ed altre amenità.


Il dato di partenza è che non si riesce mai a sapere con chiarezza quale sia la situazione; l'elemento più perverso è costituito dai sindacati che tutelano minoranze di iscritti contro la maggioranza ed i politici che pensano solo in termini di bacini elettorali. Tutto ciò viene consentito però dall'ignavia e dalla superficiale arroganza del popolo italiano che è orgoglioso di essere tale quando la squadra di calcio di Napoli torna in Serie A e quando vede in giro per il mondo il tricolore dipinto sui timoni di coda di una compagnia aerea che da decenni produce debito.


Negli Stati Uniti non esistono compagnie di bandiera statali, quando, nel 1991, fallì la Pan American (la prima compagnia al mondo ad effettuare trasvolate oceaniche regolari!!) nessuno si sentì ferito nell'orgoglio nazionale.


Il rispetto di sé, l'onore, l'amore per la propria patria, dovrebbe consistere prima di tutto nella determinazione a non spendere più di quanto possiamo permetterci ed a non rinunciare a ciò che costituisce il vero decoro. Possiamo permetterci due HUB? Non credo. Possiamo permetterci di mandare la nostra spazzatura all'estero? Non credo che sia onorevole. Possiamo permetterci una compagnia di bandiera sempre in passivo? Lo trovo vergognoso. Si dia veramente il via alla deregulation (come quella di Reagan, non le solite finzioni italiche): sarà il mercato a risolvere i problemi, come sempre. Lo Stato non è la soluzione, lo Stato è il problema.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

COMMENTO AL PEZZO SULLA CAMPANIA
Sono d'accordo con te, caro Andrea.
Ma vorrei anche fare una puntualizzazione a scapito del "paese do' sole...".
Per anni ci siamo sobbarcati bidoni e scatole per "riciclare" carta cartone, vetro... le nostre cucine sembrano delle barricate con contenitori colorati che riciclano il riciclabile... per alcuni periodi e ancora adesso in alcune zone abbiamo il bidoncino dell'umido.... Rabbrivivo quando anni fa vedevo bottiglie di plastica buttate insieme a carta e gusci d'uovo..... Alla fine sappiamo che a qualcosa e' servito tutto questo "sbattimento"... percio' mi chiedo perche i napoletani non possono fare la stessa cosa... D'altra parte però,... va anche detto che noi ci facciamo il c.. a separare e schiacciare lattine e flaconi, e qualcuno guadagna sul nostro lavoro gratuito... Mi sta bene riciclare, ma nn è bello che qlcuno ci cremi sopra... Ricordo che da una bottiglia di plastica si ottiene un pile, che nei negozi paghiamo anche 100 euro se ha una etichetta di marca (ma sempre un bottiglia di plastica viene fatto!!). E allora mi viene da pensare: se tornassimo ad usare il "vuoto a rendere" e andassimo a fare la spesa con i mitici carrellini che ancora usano certe persone anziane? Un bel po' di spazzatura sarebbe "risparmiata" in tutti i sensi... Non sono contro la tecnologia, nè contro il progresso, ma quando diventa consumismo e spreco...
ciao fraz

Anonimo ha detto...

In Germania ci sono i resi anche delle bottiglie di plastica, con una cauzione di 25 cent a bottiglia. Inutile dire che tutti i tedeschi le riportano ai supermercati per non buttare via soldi! In Germania raccolgono il vetro anche per differenti colori: bianco, verde, marrone!!! Poi bruciano l'immondizia e ne traggono elettricità a basso costo e la rivendono a tariffe di gran lunga inferiori alle nostre! E si rendono disponibili a costruire nuovi termovalorizzatori per bruciare l'immondizia campana chiedendo solo 15 anni garantiti di pattumiera!!! Infatti un nuovo termovalorizzatore si ammortizza in 6 anni...ne avrebbero 9 di profitti garantiti. La domanda è perchè non si puo' fare in Campania? (in Lombardia e piu' un generale nel Nord Italia e al Centro ce ne sono già parecchi...) La domandè è ovviamente retorica, ma qualcuno dovrà pur rispondere e Bassolino e la Iervolino ma anche Pecoraro Scanio, che costa all'Italia vari miliardi di Euro all'anno (parlando anche di rigassificatori bloccati, eolico che danneggerebbe gli uccelli, di mancate infrastutture al sud che mantengolo il divario economico con il resto d'italia e d'europa, devono dimettersi non subito: ieri!!!
Ancora una domanda: l'Europa sta attivando la solita pratica di infrazione verso l'Italia che non ha raggiunto il 25% di raccolta differenziate (Milano è al 40%, Napoli, con 25 volte i netturbini procapite rispetto a Milano, è al 7% (si, proprio settepercento)). Chi paga la sanzione? lo Stato o chi è colpevole? Perchè solo in questo modo chi ha votato Bassolino e Iervolino, la prossima volta, cambia!!!
E infine una notizia. Napoli ha approvato a novembre una legge che impedisce il fumo nei parchi vicino a donne incinte e bambini. Il consiglio comunale dimostra di avere a cuore la salute dei propri cittadini!!!!!

Video campagna elettorale Reagan